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La legge che regola la procedura della successione è determinata dalla data del decesso del defunto.

  • Se il decesso è avvenuto prima del 1 Ottobre 2011, la legge che si applica è il Codice Civile del 1864 e la legge 319/1944 per quanto riguarda i diritti del coniuge sopravvissuto. In questo caso, il termine di accettazione o rifiuto dell'eredità è di 6 mesi dalla data del decesso.

  • Se il decesso è avvenuto dopo la data del 1 Ottobre 2011, si applica il nuovo Codice Civile, entrato in vigore il 1 Ottobre 2011, ed in questo caso, il termine di opzione della successione è di 1 anno dalla data del decesso. In caso di successioni aperte dopo la data di 1 Ottobre 2011, se il defunto è stato sposato, tra il coniuge sopravvissuto e gli eredi si stipula anche un atto di liquidazione del regime matrimoniale.

Per quanto riguarda la competenza, la regola generale prevede che la procedura di successione venga aperta presso l'ultimo domicilio del defunto.

La procedura di successione notarile si può aprire soltanto sulla base del certificato di decesso.

La richiesta di aprire la procedura di successione può essere effettuata da qualsiasi successibile, dai creditori del defunto o dei successibili, così come da ogni altra persona che abbia un interesse legittimo.

Nel procedimento di successione, il notaio stabilisce i titoli di eredi legittimi e testamentari (legatari), la portata dei loro diritti così come la composizione dell'asse ereditario. Il titolo di erede ed il loro numero si stabiliscono attraverso atti anagrafici ed attraverso testimoni, mentre i beni che compongono l'asse ereditario si certificano attraverso documenti ed altri mezzi di prova ammessi dalla legge.

Il certificato di erede legittimo o testamentario comprende la descrizione dell'asse ereditario, il numero ed il titolo di eredi, le quote assegnate del patrimonio del defunto. Una copia del certificato di erede viene rilasciata ad ogni erede legittimo o testamentario, dopo il pagamento delle tasse di successione e degli onorari.

Il codice fiscale prevede l'esenzione per le successioni che si discutono entro 2 anni dalla data del decesso. Se si supera questo termine, ai successori spetta pagare un'imposta del 1% del valore degli immobili compresi nell'asse ereditario. Questa imposta è dovuta anche nel caso di emissione di un certificato di erede supplementare riguardo un immobile, anche se il certificato di erede iniziale è stato emesso nel termine dei 2 anni. L'imposta viene versata al notaio pubblico, che ha l'obbligo di girarla allo Stato.

Documenti necessari alla discussione della successione per la procedura notarile:

  1. Richiesta – Si compila davanti al notaio pubblico. La richiesta comprenderà: data del decesso ed ultimo domicilio del defunto; nome, cognome e domicilio dei successibili; beni ed eventuali debiti del defunto.

  2. Documenti anagrafici: certificato di decesso dell'autore, certificato di nascita dei successori ed eventualmente certificato di matrimonio.

  3. I documenti di proprietà dei beni mobili ed immobili del defunto, certificato fiscale rilasciato dal comune (amministrazione fiscale), riferito ai beni mobili ed immobili del defunto.

  4. Due testimoni a completamento delle prove riguardanti l'esistenza degli eredi.

  5. Coloro che non possono prendere parte personalmente al dibattito, presenteranno una procura speciale per successione in forma pubblica.

  6. Testamento (olografo o pubblico), se il defunto ha lasciato un tale atto.

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